Il progetto è specificamente in linea con l’obiettivo tematico 3 del programma, “protezione ambientale e adattamento ai cambiamenti climatici”. Per quanto riguarda il dettaglio delle azioni di seguito descritte, si tratta di intervenire nell’ambito della priorità 3.1 “Azioni congiunte per la tutela dell’ambiente” mediante la realizzazione di attività che portino ai risultati attesi della priorità R3.1 “Migliorate capacità di cooperazione volte a prevenire e affrontare i rischi ambientali attraverso lo scambio regolare di dati e informazioni ambientali transfrontaliere”. Le azioni tematiche attuate sono specificamente rivolte agli interventi per la protezione delle specie minacciate e la protezione dell’ambiente marino e degli habitat più sensibili alle alterazioni ambientali come la Posidonia oceanica.
Concretamente, le azioni proposte nell’ambito del progetto, mirano a creare una cultura di tutela e ripristino dell’ambiente lungo le coste tunisine, attraverso lo studio e la caratterizzazione delle aree degradate di Posidonia, con l’obiettivo di ripristinarle utilizzando tecniche innovative. A questi fondamentali interventi di ripristino si accompagneranno specifiche azioni di formazione, sensibilizzazione e comunicazione, rivolte rispettivamente agli operatori che saranno formati su tecniche innovative di indagine, monitoraggio e ripristino in ambito ambientale e alle popolazioni dei territori interessati (vedi gruppi target e beneficiari finali).
La conservazione e il ripristino delle praterie di Posidonia riveste oggi un ruolo fondamentale dal punto di vista climatico avendo una grande attitudine ad immagazzinare CO2. Inoltre svolgono un ruolo fondamentale nell’attenuare le dinamiche costiere, la cui alterazione è oggi alla base degli evidenti processi di erosione, ed alla capacità di attrarre specie preziose, il che rappresenta un vantaggio per le piccole attività della pesca locali. La prateria di Posidonia, infatti, oltre a fornire riparo, produce cibo in abbondanza che può essere utilizzato direttamente o indirettamente da molte specie.
È quindi evidente che le attività progettuali possono fornire risultati a livello locale, sia a medio che a lungo termine, su importanti aspetti economici e climatici. Le attività previste dalla proposta progettuale, opportunamente applicate e replicate, possono portare ad un cambiamento nell’andamento dei processi di degrado costiero, con notevoli benefici sia in termini di riduzione delle risorse necessarie per far fronte ai processi di degrado, che di quelle dovute alla perdita di reddito a causa del declino della pesca artigianale o alla perdita di attrattività turistica delle aree degradate.
È dimostrato che i territori coinvolti in questi interventi non possono compiere scelte che non abbiano un impatto significativo su ciascuna delle coste del braccio di mare condiviso tra Italia e Tunisia. Pertanto, la cooperazione transfrontaliera, oltre a portare vantaggi reciproci, è una necessità essenziale per l’attuazione del progetto.
Le azioni del progetto saranno caratterizzate dall’uso su larga scala di tecniche, tecnologie e processi innovativi, sia per le attività di ricerca che per il ripristino dei fondali degradati.
A tal fine saranno applicate tecniche e tecnologie innovative, in parte già sperimentate in Italia e per le quali sono stati ottenuti importanti risultati. Il trasferimento di queste informazioni sarà un elemento chiave del progetto; per questo i partner tunisini beneficeranno delle tecniche e delle tecnologie sopra proposte, senza gli investimenti e gli anni di sperimentazione necessari al loro sviluppo in Italia. Ciò consentirà di utilizzarli immediatamente sulla costa tunisina. Inoltre, queste informazioni, se efficaci, potrebbero a loro volta essere esportate in altre aree limitrofe dove sussistono problematiche analoghe, creando così nicchie di mercato specializzate per l’esportazione e grandi vantaggi per le popolazioni locali che trarrebbero vantaggio dalle attività di ripristino ambientale. La partnership è molto specializzata nel settore in questione, e ha già effettuato numerosi interventi in questa direzione. La cooperazione, unendo le competenze di ciascuno dei partner, porterà vantaggi sia dal punto di vista tecnico e scientifico, che di economie di scala, consentendo la creazione di un’economia di sforzo e di concentrarsi sul problema senza sprecare tempo o risorse.